PROGRESSIONI ECONOMICHE 2023 OGGI DIFFERENZIALI STIPENDIALI : USB INTERNO NON FIRMÒ L'ACCORDO DEFINITIVO NONOSTANTE LA FIRMA DELL'INTESA PROGRAMMATICA E AVEVA RAGIONE!!
In questi ultimi giorni è stato pubblicato il bando per le progressioni economiche 2023 e stanno arrivando sempre più numerose le lamentele e le critiche ai criteri adottati per queste progressioni.
USB INTERNO non firmò l'accordo, perché purtroppo si trattava di un accordo che limitava, più che nel passato, la partecipazione degli aventi diritto: limite aumentato a BEN 3 ANNI DALLA ULTIMA PROGRESSIONE ECONOMICA OTTENUTA!
Ricordiamo che, purtroppo, il CCNL FC 2019-21 prevede che gli anni di stop, tra una progressione e l'altra, possano essere 3, elevabili a 4, oppure riducibili a 2.
Per questa ragione, noi di USB INTERNO, avevamo chiesto che il diritto di accesso alla partecipazione alle progressione economiche venisse garantito ai lavoratori dopo trascorso un periodo non superiore alla durata di 2 anni; ma l'Amministrazione si è, ermeticamente e inaccettabilmente, opposta a questa nostra proposta, che avrebbe invece garantito il sacrosanto diritto, di tutti coloro che lavorano da anni per la P.A, a veder riconosciuta l’evoluzione del proprio lavoro, mediante il meritato e guadagnato riconoscimento della progressione economica.
Ma non basta! Anche i colleghi in comando, provenienti da altre Amministrazioni, poi trasferiti definitivamente presso il Ministero dell'Interno, NON possono partecipare alle progressioni, perché, così come ora determinato, sono necessari 3 anni di servizio consecutivi prestati presso la stessa Amministrazione, come riporta il bando stesso.
Ciò significa che anni, di servizio di ruolo svolti in Amministrazioni pubbliche diverse dall’Amministrazione civile dell’interno, valgono esattamente come carta straccia per questa Amministrazione!
Questo, per noi di USB INTERNO, rappresenta una profonda ingiustizia: coloro che sono transitati di ruolo, anche dopo aver svolto anni di comando, si vedranno, assurdamente e illegittimamente, azzerare il proprio percorso lavorativo, già prestato per anni, nel Ministero di provenienza.
Con questi presupposti, nessuno mai in futuro vorrà venire a lavorare presso il Ministero dell'Interno .... giustamente, aggiungeremmo noi!
Inoltre, persino i colleghi, che saranno andati in pensione da una settimana, non potranno partecipare alle progressioni!
Questo sembrerebbe logico, se non fosse invece chiaramente scovata l’intenzione, tutt’altro che sottesa, di far partire delle progressioni economiche, dopo il sopraggiunto pensionamento di migliaia di lavoratori, esautorandoli del diritto inoppugnabile di vedere riconosciuti anni di lavoro e di sacrifici, impiegati per garantire all’Amministrazione una copertura lavorativa in condizioni di sotto organico e pressati da moli da lavoro sempre più ingestibili.
No. Cosi non va bene.
USB INTERNO, non a caso, non ha firmato quello che altro non è che una GRAVE INGIUSTIZIA, contrattualizzata, e continuerà a fare la propria parte per la difesa degli interessi di tutti i lavoratori, compresi quelli provenienti da altre Amministrazioni, sempre più ignorati e sempre più sfruttati, spremuti, insieme a tutti gli altri, come limoni da un Ministero, divenuto coerente espressione di un Governo che non tiene conto delle esigenze dei lavoratori.
La nostra posizione è quella di rimodulare le risorse utili per le progressioni importanti di carriera, ovvero è quella di utilizzare il più possibile le risorse per i passaggi di area e, non a caso, ad inizio contrattazione integrativa avevamo richiesto che venissero effettuate numero due progressioni verticali per gli anni 2023 e 2024.
USB INTERNO auspica una dignitosa crescita del personale tutto, dal basso verso l'alto, dall'AREA OPERATORI fino a quella delle ELEVATE PROFESSIONALITA'.
BASTA CON LA DEMAGOGIA DA 4 SOLDI E SI LAVORI TUTTI INSIEME INVECE PER AUMENTARE IL NUMERO DI PASSAGGI D'AREA ED ALTRO.
Siamo consapevoli e siate consapevoli, colleghi cari, che “Uniti si vince” e che maggiori adesioni alla nostra sigla ci garantiranno maggiore peso nella contrattazione, per difendere la tutela dei diritti di tutti noi lavoratori.
Lasciamo la nostra mail interno@usb.it, non esitate a contattarci.
USB PI – Coordinamento Nazionale Ministero Interno