FDR 2020 - CONSISTENZA RISORSE VARIABILI.

Roma -

 

Cari colleghi, mentre il Ministero dell’Interno fa finta di non sentire, non riconoscendo l'erogazione del buono pasto al  personale che, durante l’emergenza epidemiologica da virus COVID 2019, ha svolto la propria prestazione lavorativa in modalità da remoto, nel rispetto della normativa di riferimento e del CCNL, altre amministrazioni (ministero del lavoro, mibact) hanno invece riconosciuto i buoni pasto e non solo.

Ai dipendenti che hanno svolto lavoro agile in questa fase, avremmo gradito che l’amministrazione avesse garantito adeguate condizioni di supporto quali assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazioni dei tempi di lavoro e delle pause.

La prestazione lavorativa in modalità di lavoro da remoto, come accaduto in altre amministrazione, si sarebbe dovuta valutare integralmente come servizio pari a quello ordinariamente reso presso la sede abituale di lavoro e, visto che è stata considerata utile ai fini degli istituti di carriera, allo stesso modo dovrebbero essere applicati gli istituti contrattuali di comparto relativamente al trattamento economico fondamentale e accessorio.

Perché di una stessa legge valgono solo alcune frasi e altre no!?

Dov'è stabilito che di un testo di legge debba essere considerato valido un rigo sì ed uno no?

Se poi vogliamo essere precisi, USB Interno non sta chiedendo un semplice indennizzo ma si sta battendo per far riconoscere quanto dovuto anche ai lavoratori civili non dirigenti del ministero: tutti abbiamo consumato il pasto, come in ufficio, e tutti abbiamo lavorato ben oltre le 36 ore settimanali stabilite da contratto.

Vogliamo poi parlare anche delle violazioni che abbiamo subito in merito al “GDPR”?

https://interno.usb.it/leggi-notizia/perequazione-oppure-sperequazione-1548.html

Ormai risulta evidente che l’organizzazione del nostro dicastero è improntata a criteri di sperequazione e ingiustizia: possiamo chiaramente affermare che, con le risorse stanziate nel DECRETO MILLE PROROGHE DI MARZO si raggiunge, forse a stento, la soglia di circa 2/3 dell’intero importo necessario all’equiparazione della nostra indennità di amministrazione a quella dei Ministeri di GIUSTIZIA, MEF e MIBACT: pochi spiccioli “gentilmente” offerti dalla nostra Amministrazione e dai rispettivi compari governativi, non faranno la differenza.

Per questo chiediamo ai lavoratori un sforzo e un sostegno convinto e concreto alla USB interno, al fine di ricostruire lo spirito collettivo della solidarietà di classe che unicamente  funge da leva per il miglioramento della vita lavorativa. Solo con il Sindacato di Base e conflittuale si va avanti e si fa la differenza.

 

USB PI - Coordinamento Nazionale Ministero Interno

 

*In allegato richiesta che USB ha inoltrato per sapere con esattezza dei risparmi in argomento*