<<Covid, bisogna fare presto>>:USB scrive alla Funzione Pubblica per l'Applicazione della Legge 126/2020 al MINISTERO dell'Interno.

Roma -

 

 Al Dipartimento della Funzione Pubblica
Servizio gestione del personale pubblico

E, pc.

Al Capo Gabinetto del MInistro dell'Interno

Al Dipartimento amministrazione generale,
politiche personale amministrazione civile e risorse
strumentali e finanziarie
Ufficio IV – Relazioni Sindacali

 

La USB P.I. – Interno chiede un intervento di codesto dipartimento affinché il Ministero dell’ Interno adotti correttamente la legge di cui all’oggetto in merito alle nuove disposizioni in tema di tutela dei lavoratori fragili in tempo di Covid-19.

Dall’articolo 26 della legge citata in oggetto si evince che nasce, in capo ai soggetti fragili così come indicati nella norma, un diritto allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile a partire dal 16 ottobre sino al 31 dicembre 2020, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come da contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto

Nel D.M. della ministra della Funzione Pubblica Dadone del 19 ottobre 2020, all’art. 3 comma 1 lettera b, viene ribadito tale concetto. Infatti, vengono invitate tutte le amministrazioni pubbliche ad adottare tempestivamente ogni misura idonea a garantire lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile per questa categoria di lavoratori, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione purché ricompresa nella stessa categoria di inquadramento professionale.

Segnaliamo tuttavia che l’Amministrazione dell’Interno non sta interpretando correttamente i dettami normativi, arrecando in tale modo un grave danno a questi lavoratori che necessitano di una tutela immediata e tempestiva.

Infatti il Ministero dell’Interno sta dando seguito alle misure Covid - 19 mentre nulla è stato fatto relativamente all’accordo sullo smart working, attuando in tal modo una tutela più debole per questa categoria di lavoratori, senza adeguarsi alla normativa vigente.

Si rammenta che non vi è un iter procedimentale che sarebbe opportuno sollecitare cercando di  adottare la seguente

  • ricognizione di tutte le attività smartabili di ogni singolo ufficio;
  • manifestazione di interesse allo svolgimento dello smart working di tutti i dipendenti;
  • predisposizione di una graduatoria con diritto di precedenza per i lavoratori fragili;
  • l’assenza di garanzia sulla totalità delle giornate lavorative in smart working per i dipendenti fragili.

E’ palese che questo, oltre ad offrire minori garanzie a questi lavoratori rispetto alla normativa vigente, è fonte anche di un rallentamento inaccettabile per la fruizione del lavoro da remoto per questi soggetti.

Chiediamo pertanto un Vostro intervento affinché il Ministero dell’Interno applichi al più presto la normativa legata ai soggetti fragili, chiarendo anche l’aspetto delle percentuali minime di accesso dei dipendenti della pubblica amministrazione rispetto alle attività smartabili, dove non è ammissibile calcolare i dipendenti fragili nel computo complessivo.

Chiediamo inoltre che venga fornito un chiarimento su un altro aspetto di fondamentale importanza, ossia se le tutele normative previste dalla legge 126/2020 per i lavoratori fragili siano applicabili anche ai dipendenti che prestano assistenza a un familiare in condizione di gravità ai sensi dell’art. 33, comma 3, della legge 104/92.

 

E’ ora di dire basta a questa deriva che porta i lavoratori a nuove forme di schiavitù, anche psicologiche.

Solo un movimento di lavoratori consapevoli e coscienti delle derive democratiche e della costante erosione dei diritti può determinare un inversione di tendenza.

Con USB si può !

 

USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno

In allegato la nota inviata