USB SCIOPERO GENERALE
PER MANIFESTARE IL DISSENSO
DEI LAVORATORI PUBBLICI
Venerdì 24 ottobre l’Unione Sindacale di Base ha indetto lo sciopero generale nazionale di 24 ore in tutto il lavoro pubblico e privato.
Lo sciopero è stato istituito da USB, Or.S.A. e Unicobas, contro il jobs act e le politiche dettate dalla troika al governo Renzi sul lavoro e la pubblica amministrazione; contro il blocco dei contratti nel pubblico impiego e per l’occupazione di tutti; in difesa e per l’estensione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. L’USB ha scelto come sempre di stare dove stanno i lavoratori per gridare con loro nelle piazze di 27 città il forte dissenso contro le politiche del lavoro e lo stato sociale del governo Renzi. L’USB è scesa in piazza insieme ai disoccupati, i precari, i pensionati, i cassaintegrati e i lavoratori in mobilità, i dipendenti pubblici di tutti i Ministeri e del Ministero dell’Interno, nelle tante manifestazioni territoriali organizzate in tutta Italia per l’UNICO SCIOPERO GENERALE, per respingere con forza il pesante attacco rivolto a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato.
A Roma, Trieste, Trento, Torino, Novara, Alessandria, Genova, Milano, Venezia, Vicenza, Bologna, Firenze, Terni, Napoli, Campobasso, Potenza, Bari, Catanzaro, Catania, Palermo e Cagliari, ci sono state le principali iniziative regionali di tutte le vertenze di lotta della Unione Sindacale di Base, con servizi bloccati, sportelli chiusi o a singhiozzo nei comuni, nella sanità e negli uffici territoriali, nelle Prefetture - nelle Questure e negli Uffici Periferici di Polizia, per dare un forte segnale di risposta al blocco dei contratti e alla riforma Madia.
Alla Cgil è bastato andare in piazza per manifestare e non per scioperare…..ma non c’è altro di sindacato !! Un sindacato così, d’altro canto, non ha alcuna possibilità – né intenzione – di trasformarsi nuovamente in una organizzazione conflittuale.
USB P.I. – Ministero Interno è solidale con lo striscione di apertura dei tanti cortei: “LICENZIAMOLI PER GIUSTA CAUSA”
a partire dai “sindacati firmaioli”, per dire “BASTA” e rivendicare l’aumento dei contratti anche al personale civile dell’interno delle Prefetture, Questure e Uffici di PS che quotidianamente offrono servizi all’utenza interna (Polizia) oltre che ai cittadini.
Roma, 27 ottobre 2014 - V. Signorile - p / USB P.I. Coordinamento Nazionale M.I.