USB rappresenta al Ministero dell’Interno le preoccupazioni raccolte dai colleghi in merito al nuovo Covid-19
Il testo della lettera inviata:
La scrivente O.S. USB PI Coordinamento Ministero Interno, riceve tantissime richieste di informazioni da parte di colleghi, tutti molto preoccupati dal COVID-2019.
Molti si chiedono come potersi assentare dai rispettivi uffici o perché per raggiungerli devono utilizzare mezzi pubblici anche eccessivamente affollati oppure perché per l'attività d'ufficio ricevono utenza.
Nel constatare che sono stati pochissimi i Questori e i Prefetti che si sono preoccupati di usare attenzione nei riguardi dei colleghi presentatisi in ufficio all'indomani della scorsa settimana che ha visto numerosi contagi, la scrivente O.S. deve necessariamente segnalare che oggi moltissimi non hanno ricevuto le benché minime indicazioni dai datori di lavoro, anzi hanno dovuto provvedere personalmente a curare l'areazione delle sale d'attesa (non sempre possibile) e, in molti casi, non hanno neppure trovato nei rispettivi uffici i propri dirigenti che avrebbero dovuto vigilare sulla salute e sicurezza degli impiegati.
I colleghi che lavorano in uffici molto affollati (Direttiva n. 1 del 2020 – Emergenza epidemiologica COVID-2019, di cui al punto n. 8 “ Ulteriori misure di prevenzione e informazione” ) sono poi particolarmente preoccupati, in particolare nei molti uffici immigrazione ove le sale attesa sono prive di finestre con situazioni per niente dignitose per l'utenza straniera che ha il sacrosanto diritto di essere ospitata in modo civile, oltre che per la grave situazione di tutti gli uffici in cui le attività di front office e di accoglienza dell’utenza, che richiedono non solo relazione con il pubblico, si svolgono spesso in ambienti che non consentono di rispettare le distanze tra utente/lavoratore e utente/utente predisposte nelle linee guida del
Ministero della Salute
: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Istituto Superiore di Sanità
: www.epicentro.iss.it/coronavirus/
In molti casi le attività di accoglienza si svolgono in ambienti non predisposti al filtro ( vetri di protezione, box di accoglienza ) e sguarniti di sanitizzazione (locali di accoglienza e ambienti di lavoro opportunamente disinfettati come le stesse linee guida richiamano nelle responsabilità dei datori di lavoro).
Altre richieste che la scrivente O.S. raccoglie, nella giornata odierna, riguardano la sanificazione e la sostituzione filtri degli impianti fan coil eroganti l'aria calda negli uffici e anche la possibilità di rifiutarsi di ricevere l’utenza laddove gli uffici siano sprovvisti di sportelli muniti di vetro.
Facendo riferimento alla circolare prot.850/A.P.1-1596 del 22/02/2020 promulgata dalla Direzione Centrale Sanità del Dipartimento P.S, trasmessa da codesto Dipartimento con nota prot.2385 del 23/02/2020, si chiede di ricevere riscontro affinché:
-gli RSPP, assieme ai Medici Competenti, svolgano una sessione informativa e di dialogo con i colleghi, al fine di poterli rassicurare;
-gli RSPP indichino il rischio biologico ufficio per ufficio, disponendo le relative misure di prevenzione, eventualmente da adottare;
-che venga data pubblicità ai colleghi in merito alle ulteriori attività di pulizia prescritte dalla circolare richiamata, nonché dai Medici Competenti;
- che i Servizi che gestiscono l'Attività Contrattuale, comunichino l'avvenuta integrazione dei contratti di pulizie per l'attuazione delle ulteriori prescrizioni della Direzione Centrale Sanità del Dipartimento di PS, nonché le eventuali aggiuntive prescrizioni dei Medici Competenti, ovvero comunichino l'acquisto di eventuali DPI ritenuti opportuni dai sanitari.
Inoltre, in relazione a quanto previsto dalla Direttiva n. 1 del 2020 d.P.C.M., al punto 3.
“Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa“, si invita codesto Dicastero a potenziare “il ricorso al lavoro agile”, nell’esercizio dei poteri datoriali, privilegiando nella prestazione lavorativa e favorendo tra i destinatari delle misure sia lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio sia i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia soprattutto in quelle aeree delle Regioni del Nord ove vi è stata confermata la presenza del virus.
U.S.B. PI si attiverà presso tutte le sedi competenti per garantire la salute dei lavoratori e delle lavoratrici, laddove continueranno a riscontrarsi inefficienza e disapplicazione della norma posta a tutela della salute dei lavoratori non dirigenti contrattualizzati con l'amministrazione civile dell'Interno.