Serie criticità presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli in ordine alla tutela e la sicurezza dei lavoratori dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
AlSig. QUESTORE di NAPOLI
Dott. Alessandro GIULIANO
E, p.c.
Al Dipartimento di Pubblica Sicurezza
Ufficio Affari Generali e Personale
ROMA
Al Dipartimento Politiche del Personale
dell’Amministrazione Civile e per le Risorse
Strumentali e Finanziarie
Ufficio IV – Relazioni Sindacali
ROMA
La scrivente O.S. USB PI Coordinamento Ministero Interno sino a pochi giorni or sono si era augurata una seria riflessione da parte della dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli e una diversa gestione del personale, maggiormente rispettosa dei diritti dei lavoratori con figli minori e di coloro che vogliono continuare a fruire della modalità di lavoro agile, considerata come ordinaria dalle vigenti norme, sino alla fine dello stato d’emergenza.
Ebbene il giorno 7 u.s. la suddetta dirigente ha emanato una nuova disposizione che “rimodula” le prestazioni lavorative in sede del personale, decidendo per la presenza in ufficio per 4 giornate settimanali, continuando ovviamente a ignorare norme, disposizioni, decreti legge e quant’altro.
La cosa non ci meraviglia, e non rappresenta una novità…. Quello che appare inquietante ed incomprensibile, è l’assordante silenzio dei vertici della Questura napoletana, che, di fronte ad una situazione di totale non rispetto dei diritti e ad un conseguente e preoccupante aumento del malcontento e dello stress lavorativo negli uffici di via Ferraris, non interviene e se ne lava pilatescamente le mani, persino quando la suddetta dirigente continua a rifiutare l’accoglimento di richieste di lavoratori, genitori di figli minori, violando quindi i loro diritti genitoriali.
Eppure ricordiamo perfettamente le parole del Sig. Questore dott. GIULIANO, che, all’atto del suo insediamento a via Medina, dichiarò di ritenere il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno una componente fondamentale e importantissima del Ministero dell’Interno.
Così come il Sig. Questore sottolineò l’importanza del “gioco di squadra” per risolvere i seri problemi della città partenopea. Evidentemente, affermiamo con rammarico come O.S., ne deduciamo che, alla luce di quel che sta avvenendo, si intendesse piuttosto un gioco in due squadre contrapposte….
I vertici della Questura napoletana con il proprio silenzio continuano a fornire un assist alla dirigente del predetto ufficio, che si ostina in una gestione privata e punitiva del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, assumendo decisioni unilaterali senza alcuna interlocuzione con la RSU e OO.SS., aggrappandosi strumentalmente a vecchie relazioni del Medico Competente, al fine di sostenere la tesi della sicurezza degli uffici e di far credere che non esista alcun pericolo per la salute del personale, nonostante gli innumerevoli focolai COVID ancora esistenti sul territorio nazionale, come da recentissime notizie riportate dai mass media.
L’Unione Sindacale di Base chiede che vengano urgentemente valutati i rischi per i lavoratori presenti negli uffici di via Ferraris, tramite un celere aggiornamento del Documento Valutazione Rischi, attivando con la massima urgenza le figure istituzionalmente preposte come Medico Competente, Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione ed i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Nel contempo la scrivente O.S. chiede ai vertici della Questura napoletana di assumersi le proprie responsabilità, e di intervenire ai fini del ripristino di una sana gestione del personale, rispettosa della legalità e delle vigenti norme, eliminando questa assurda situazione che rischia di essere seriamente pregiudizievole e potenzialmente pericolosa per la salute e il benessere psicofisico del personale, che sono e rimangono diritti realmente INDIFFERIBILI e non negoziabili.
USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno