CALDO ESTREMO E SEDI INSOSTENIBILI: SERVE UNA RISPOSTA CONCRETA

Nazionale -

 

In queste settimane, stiamo vivendo temperature eccezionali, ben oltre le medie stagionali, che stanno mettendo a dura prova anche le condizioni di lavoro all’interno delle sedi dell’Amministrazione.

 

 

Come organizzazione sindacale, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di colleghe e colleghi che denunciano situazioni al limite della sopportazione: ambienti di lavoro sprovvisti di impianti di climatizzazione funzionanti, uffici surriscaldati e, in alcuni casi, condizioni che mettono a rischio la salute e la sicurezza, soprattutto per lavoratori fragili o con particolari condizioni cliniche.

È evidente che in queste situazioni non ci si può limitare alla constatazione del problema, ma è necessario un intervento tempestivo e concreto.

Pertanto, chiediamo alla S.V. in un quadro di mutua assunzione di responsabilità di questa Amministrazione:

•    L’immediata verifica e messa in funzione degli impianti di climatizzazione laddove non operativi;
•    L’incremento dei giorni di smart working in modalità emergenziale, con particolare attenzione per i soggetti a maggiore fragilità sanitaria, le lavoratrici in gravidanza e i colleghi affetti da patologie croniche o condizioni aggravate dal caldo.

La flessibilità organizzativa prevista dal lavoro agile è uno strumento utile non solo per la produttività, ma anche per la tutela della salute in condizioni straordinarie come queste. Utilizzarlo con buon senso e responsabilità è un dovere per ogni amministrazione che voglia definirsi attenta al benessere delle proprie persone.

Ci aspettiamo risposte rapide e misure immediate, prima che l’eccezionalità climatica diventi emergenza sanitaria dentro le sedi.

 

Le indicazioni di USB e Rete Iside per difendersi sui posti di lavoro:

Per evitare i rischi dello stress termico, infatti, per prima cosa occorre calcolare la temperatura percepita, considerando quindi anche il tasso di umidità dell’aria. Abbiamo sviluppato un utile vademecum già nel 2024, scaricabile a questo link dal sito di Rete Iside, dove si trovano anche le modalità di calcolo della temperatura percepita: https://www.reteiside.org/progetti/sicurezza-sul-lavoro/caldo-estremo-e-stress-termico-come-calcolare-il-valore-della

Questo dato ci servirà per richiedere, sul proporio posto di lavoro, misure adeguate contro lo stress termico: l’aumento delle pause, lo stop ai lavori nelle ore più calde, la distribuzione di acqua e Sali per reintegrare, sia strutturali come un’adeguata climatizzazione dei locali. Importante, come in tutte le situazioni di rischio, è poi la sorveglianza sanitaria e lo stop appena un lavoratore accusasse sintomi.

 

USB PI – Coordinamento Nazionale Ministero Interno

In allegato nota inviata al Capo Dipartimento del Personale.