PROGRESSIONI ECONOMICHE 2020 “ DIVIDE ET IMPERA ”

Roma -

 

USB Interno ha deciso di non sottoscrivere la bozza definitiva relativa all’accordo stralcio sulle progressioni economiche 2020 all’interno delle aree, in quanto questa non corrisponde alle attese del personale e non riconosce a tutti i lavoratori il giusto diritto alla carriera. Addirittura l’accordo del 2020 rischia di essere peggiorativo rispetto a quelli precedenti.

A nostro avviso, tale bozza non fornisce una risposta soddisfacente, soprattutto in merito alla famosa e famigerata questione della VALUTAZIONE del personale.

Il Coordinamento Nazionale USB Ministero Interno, che negli ultimi anni non ha mai firmato tali accordi e che con l’ultimo CCNL era rimasto fuori dai tavoli, nel corso della riunione in VDC del 23 settembre scorso, è addirittura venuto a conoscenza che la Funzione Pubblica ha emesso un rilievo negativo circa il punteggio in relazione alle “valutazioni”: un solo punto di differenza tra eccellente, ottimo e adeguato è troppo modesto!! Quindi va accresciuta la distanza: adesso tra “eccellente” e “ottimo” c’è un punto e mezzo di differenza….

Ci sarebbe da ridere, se la questione non fosse tremendamente seria per quei colleghi che resteranno nuovamente fregati e non otterranno la tanto sospirata progressione, grazie ai nuovi criteri e soprattutto a questo guazzabuglio e alla iniqua cogestione dell’amministrazione insieme ai sindacati complici.

Sono anni che come USB auspichiamo un cambio di passo e sosteniamo come sia necessario disporre di un adeguato fabbisogno del personale oltre che di un vero rilancio della formazione che risulta più che mai indispensabile per raggiungere gli obiettivi generali di efficienza della moderna P.A.

Una idonea FORMAZIONE per TUTTO il personale, che ne valorizzi le professionalità e dia uguali possibilità e opportunità a tutti i colleghi. Ma stiamo assistendo al triste spettacolo di una Amministrazione che non è in grado di impiantare nemmeno un ciclo formativo per le ultime innovazioni tecnologiche adottate negli uffici della Polizia di Stato. E’ il caso del varo dei sistemi MIPGWEB e SISGEM, per i quali non vi è stata una formazione degna di questo nome.

Nel merito della bozza definitiva ovviamente nulla o poco è cambiato rispetto agli anni precedenti. Se cambierà qualcosa, sarà in peggio, come sopra riportato.

La USB PI MINISTERO INTERNO, visto che siamo alla terza tornata consecutiva di sviluppi economici e potrà pertanto nuovamente partecipare chi lo ha già conseguito nel 2018 (art. 18 CCNL del 14/9/2007 comma 5), ritiene invece prioritaria una rimodulazione dei punteggi relativi all’esperienza professionale per far sì che i lavoratori fino ad oggi esclusi riescano ad ottenere quello che innegabilmente spetta loro. In caso contrario, è chiaro che ci sarà chi continuerà a rimanere al palo e chi continuerà a progredire di carriera.

Allo stesso tempo sarebbe stato necessario, come abbiamo rappresentato nella VDC odierna, sempre in un’ottica di trasparenza e di rispetto dei ruoli, che l’Amministrazione avesse fornito una apposita tabella integrale riguardante le Unità di personale, distinte: per aree  -  fascia economica e profilo di inquadramento dalla quale risultasse che la proporzione tra i posti messi a concorso 41,27% (art. 2 presente Accordo pag. 3 recita: …. comunque non superiore al 50 % della platea dei potenziali beneficiari, pari a 11.681 unità) e gli aventi diritto alla procedura sia uguale per ogni singola posizione economica.

Ancora una volta contestiamo un passaggio economico che può arrivare anche dopo 10 anni di attesa, da cui restano ancora esclusi, oltre ai colleghi Ausiliari, ancora migliaia di colleghi. Quindi un criterio assai discutibile e per niente trasparente, che ha consentito negli anni, per il medesimo dipendente, svariate progressioni economiche (in alcuni casi anche di numero pari a 5 volte).

Forse sarebbe bene ricordare a qualcuno che nelle c.d. somme certe del Fondo Risorse Decentrate (la parte del Fondo con cui si finanziano gli sviluppi economici) affluiscono parte degli aumenti contrattuali di tutti i lavoratori e non può essere francamente tollerabile che una parte di essi ne rimanga escluso sine die.

Ancora ci pare bene rinfrescare la nostra memorie evidenziando che si tratta della terza procedura consecutiva delle progressioni economiche, per un totale di 14.811 passaggi nel triennio (2018 =5700 2019= 4290 e 2020= 4821 unità) che hanno coinvolto il 90% del personale avente titolo.

Nel 2021 si completerà il percorso iniziato nel 2018, concedendo di fatto a chi già ha avuto la possibilità di conseguire la fascia economica, di poter riconcorrere all’ iter della nuova fase. Tutto ciò è pressoché inaudito ed intollerabile, per il giusto principio che le somme FRD sono di tutti i lavoratori e pertanto la logica impone che vengano distribuite a tutti.

USB Interno rimane fermamente contraria a elementi che inneschino meccanismi di contrapposizione e divisione tra lavoratori. L’amministrazione vuole che USB ratifichi che la distribuzione dei soldi di tutti i lavoratori venga tolta a molti per darla solo ad alcuni, per di più sulla base di valutazioni beffa fatte dai dirigenti.

Stante quanto esposto, USB Interno non sottoscrive questa bozza di accordo, anche quella modificata dalle proposte confederali, perché la ritiene basata ancora una volta su criteri falsamente meritocratici che lasciano invariate le disuguaglianze e irrisolti i problemi di alcune categorie di lavoratori, senza tener conto delle difficoltà, economiche e lavorative, nelle quali il personale continua ad operare con risultati positivi.

Infatti ci sono tantissimi lavoratori che si adoperano ben oltre il proprio inquadramento professionale o retributivo, con sforzi e sacrifici personali. Moltissimi di questi lavoratori non sono neppure considerati nelle valutazioni dei dirigenti, valutazioni viziate nei contenuti e costruite sulla base di quote di giudizio predeterminate matematicamente e quasi sempre in violazione delle norme sulla valutazione come USB ha constatato insieme all’ispettore generale dell’amministrazione pt nelle sedute del Consiglio di Conciliazione. Tanti colleghi hanno affrontato problemi, studiando autonomamente e a casa, senza mai essere coinvolti in percorsi formativi dall’amministrazione. Anzi sono tanti i dirigenti che nascondono le circolari della SSAI.

Certo è che la  USB Interno  reagirà con forza a simili ingiustizie e a misure limitative che investono il  Personale tutto.

Noi di USB Interno ci battiamo per un reale cambiamento, anche culturale, e ribadiamo che l’unica via veloce e certa è quella di sollecitare le risorse del fondo di 80 milioni di Euro annui, destinate nella misura del 90% alla graduale armonizzazione delle indennità di amministrazione del personale appartenente alle aree professionali dei Ministeri, al fine di ridurne il differenziale, ai sensi e per gli effetti previsti dagli art.1 commi 143 e 144 della Legge 27.12.2019, nr.160.     

 

     

p/ USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno

(GIGLIANI – STIRPARO)