La truffa del cuneo fiscale, ovvero: tenetevi il cuneo, dateci il salario!
La truffa del cuneo fiscale
ovvero
TENETEVI IL CUNEO, DATECI IL SALARIO!
Il Governo, con il Decreto del 1 maggio che ha fatto la festa al lavoro, racconta di aver risolto il problema dei bassi salari e dell’inflazione che si mangia il nostro potere d’acquisto attraverso una (piccolissima) riduzione del cuneo fiscale.
USB da sempre dice che il cuneo fiscale NON È lo strumento per dare risposte ai lavoratori!
Infatti il cuneo fiscale e contributivo (cioè la quota di tasse e contributi versata per nostro conto dal datore di lavoro) È GIÀ salario dei lavoratori in quanto:
- salario differito, perché finanzia le nostre pensioni;
- salario indiretto, perché contribuisce a finanziare i servizi pubblici.
I pochi euro che vedremo a luglio allora sono solo una partita di giro fatta con i soldi nostri perché:
- ogni riduzione del cuneo fiscale viene in poco tempo “riappropriata” dal datore di lavoro, che ha buon gioco a negare incrementi del salario accampando la scusa che i lavoratori “hanno già messo qualcosa in tasca”;
- un Governo che sceglie la strada dell’austerità di bilancio (come il Governo Meloni e tutti i Governi precedenti di qualsiasi colore) compensa le minori entrate con ulteriori tagli alla spesa pubblica (e in particolare alla spesa sociale, come la sanità);
- un taglio come quello attuale, che riguarda la parte dei contributi previdenziali, già fa parlare qualcuno della necessità (ancora!) di aumentare l’età pensionistica per “mantenere i conti in ordine”.
E non lo diciamo solo noi ma… il Governo stesso! Nel DEF scrivono infatti che “…questa decisione testimonia l’attenzione del Governo alla tutela del potere d’acquisto dei lavoratori e, al contempo, alla moderazione salariale…”. In pratica, il Governo ammette candidamente che il taglio del cuneo fiscale serve proprio ad evitare che i salari crescano! Cosa dire, allora, di tutte le organizzazioni sindacali che lo hanno chiesto a gran voce e a più riprese?
Il Sole 24 Ore recentemente ha calcolato che per rinnovare i contratti nella Pubblica Amministrazione servono 32 miliardi. Ad oggi il Governo per i rinnovi ha stanziato… 0!
Le esperienze di queste settimane in Francia, Germania, Regno Unito, mostrano che solo la mobilitazione dei lavoratori e l’indicazione di obiettivi giusti produce risultati.
USB dice una cosa semplice: per aumentare i salari non c’è che una via… AUMENTARE I SALARI!
Aumento di 300 euro netti per tutte e tutti!
Stabilizzazione dei precari!
Un milione di nuove assunzioni!
IL 26 MAGGIO SCIOPERO GENERALE!
USB PI Ministeri