INCONTRO CON IL MINISTRO LAMORGESE: LA CHIAREZZA NON È DI CASA AL VIMINALE.

Roma -

 

Siamo stati convocati a questo incontro con il Ministro e con tutte le sigle sindacali del personale dell'Amministrazione Civile, compreso i Dirigenti Prefettizi e Dirigenti dell'Area Funzioni Centrali.

 

 

All'incontro, oltre ai vertici del ns. Dipartimento e dei Rapporti Sindacali era presente il Capo di Gabinetto del Ministro e il Sottosegretario di Stato con delega al Personale, On. Ivan SCALFAROTTO.

Il nostro intervento è stato globale e a tutto tondo sulle questioni che creano disagio e preoccupazione nel personale: in primo luogo perequazione indennità di amministrazione e prima area.

Due operazioni di giustizia economica le abbiamo definite. Indennità da adeguare a tutti e i colleghi della prima area ingabbiati senza poter progredire di fascia economica .

Abbiamo rappresentato sinteticamente al Sig. Ministro il malcontento dei vari ambiti professionali, compresi gli informatici, i funzionari amministrativi, ecc.

Oltre alla cattiva gestione del rientro in presenza e delle ulteriori modalità del lavoro agile.

Abbiamo segnalato il non costante rispetto delle categorie fragili (vedi Prefettura Rieti).

Per ultimo, ma non per importanza, l'ingiustizia e discriminazione creati dal green pass, strumento che rappresenta anche un attacco al reddito di tante famiglie.

Nelle sue conclusioni il Ministro non ha ovviamente accennato né alla prima area, né al green pass né al lavoro agile.

Ha dichiarato che dovrebbe essere in dirittura di arrivo a dicembre  il DPCM per la perequazione,  di aver parlato con Brunetta per un adeguamento degli organici, il quale sembra si sia dichiarato disponibile.

Per il resto, nebbia e scarsa informazione, anche preventiva.

Le normali relazioni sindacali vorrebbero una informazione previa ed esauriente.. invece nel nostro Ministero si convocano gli incontri senza definirne,  almeno ufficialmente, nemmeno l'oggetto.

Anni fa un'altra Ministra dell'interno, Annamaria Cancellieri, disse che il Viminale doveva essere "una casa di vetro", riferendosi alla mancanza di ombre e ad una nuova trasparenza del dicastero: crediamo che la strada da percorrere sia ancora molto lunga.

Noi continueremo a fare a nostra parte.

Si allega documento che abbiamo consegnato al Capo di Gabinetto del Sig. Ministro.

 

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