Il Ministro e la Spending review

Taglio delle Prefetture-UTG

Roma -

Il 7 novembre 2012 si è tenuto l’incontro con il Ministro dell’Interno e i vertici dell’Amministrazione alla presenza di tutte le OO.SS. rappresentanti il personale contrattualizzato, quello dei dirigenti e dei prefettizi. Il Ministro dell’Interno ha definito il cammino da percorrere piuttosto complicato e pieno di ostacoli. Saranno istituiti alcuni Presidi di legalità e sicurezza, 10/12 circa, in sostituzione di alcune Prefetture presenti nelle regioni a statuto ordinario, che passano da 86 a 51 (comprese le città metropolitane) dove garantire la presenza dello Stato in quelle zone a rischio. Nelle città metropolitane, invece, si aggiunge un Prefetto a quello già esistente. Il Ministro (che dopo qualche minuto ha abbandonato la riunione lasciando le conclusioni al Prefetto Lamorgese e al Prefetto Procaccini) ha concluso l’intervento evidenziando che in questo processo di riduzione della spesa pubblica, mantenendo fede a quanto discusso con la Funzione Pubblica, si produrranno dei tagli ma nello stesso tempo sarà data una garanzia di sicurezza sul territorio, per assicurare una risposta giusta al personale. Il Prefetto Lamorgese, in merito a questo nuovo processo di organizzazione ha dichiarato che l’Amministrazione sarà presente affinché si possa realizzare una corretta discussione tra la norma e la realtà territoriale. E’ proprio su quest’ultimo punto, anche per dare le risposte giuste a tutto il personale, come dichiarato anche dal Ministro, abbiamo manifestato la nostra vera preoccupazione, condivisa da tutti i sindacati presenti, per l’operazione prevista, che di ‘spending review’ non ha nulla. Nulla, infatti, si è detto sugli sprechi e le inefficienze e tutte le conseguenze di questo arretramento dello Stato sul territorio, ancora una volta a carico dei cittadini per i disservizi che riceveranno e dei lavoratori costretti alla mobilità e al sempre più ridotto potere d’acquisto delle loro retribuzioni. Abbiamo dichiarato inaccettabile questo percorso, troppo legato alle dinamiche di altro Ministero Finanziario, i cui indirizzi sono del tutto ragionieristici fatti solo di numeri, dove i tagli del personale vengono prima di ogni altra considerazione, e dove alla fine del processo assisteremo, molto probabilmente, ad un aumento della spesa pubblica e non certo ad una riduzione. La necessità di garanzia e tutela per i lavoratori che saranno costretti alla mobilità è per noi prioritaria, a questi ultimi l’Amministrazione deve garantire il posto di lavoro oggi occupato da personale di polizia in uffici di P.S. e, prima di ogni spostamento, sarà necessario dare vigore ad un processo di apertura nei confronti di altre Amministrazioni con carenza di organici. Questa O.S. disapprova questa manovra e chiede al Ministro di consegnare al Governo le nostre valutazioni utili al riesame di queste operazioni, che dovranno preventivamente mirare alla qualità dei servizi e alle garanzie ed al rispetto dei lavoratori e dei cittadini.