Il badge si, ma con diversità.
Lo scorso 23 marzo 2011 c’è stato un incontro con l’Amministrazione per il tramite del Sottosegretario di Stato dell’Interno Sen. Nitto Francesco PALMA, il quale ha illustrato la problematica riguardante i “tornelli” per i dipendenti dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno in servizio presso il nostro Ministero.
L’incontro è nato a seguito del parere richiesto al Consiglio di Stato ed emesso per Adunanza lo scorso 19.05.2010, quasi un anno fa.
Il sottosegretario ha annunciato che si conformerà al suddetto parere con le relative eccezioni.
Infatti con il parere n. 2555/2010, il Consiglio di Stato ha fornito alcuni chiarimenti circa l’interpretazione dell’art. 3, co. 83 della L. n. 244/2007 in materia di straordinari nella pubblica amministrazione. La norma prevede che lo svolgimento e la successiva erogazione del compenso per il lavoro straordinario possa avvenire solo a seguito dell’attivazione di un sistema automatico di rilevazione delle presenze. Da quanto specificato risulterebbe inibita la possibilità di svolgere lavoro straordinario in assenza del badge. Ma nel nostro Ministero la “biodiversità” di dipendenti è molto variegata e la sua differenziazione di trattamenti è ancora maggiore.
Da qui l’intervento del Consiglio di Stato che, pur confermando il disposto normativo, ha precisato che per taluni particolari servizi, la cui modalità di prestazione esclude la possibilità di verificare la presenza del dipendente tramite i rilevatori di presenza, è comunque possibile riconoscere lo svolgimento del lavoro straordinario, attraverso l’attestazione del Responsabile Dirigente delle ore effettivamente rese.
Ora la problematica si trasmette in loco, ovvero negli Uffici o meglio nelle stanze ministeriali dove ci saranno diversi tipi di gestione del personale per la stessa tipologia di lavoro.
Speriamo che questa nostra previsione sia totalmente errata.