FUA 2013 INCONTRO AL MINISTERO:

SVILIMENTO E SCARSA CONSIDERAZIONE DEL PERSONALE

CON PROPOSTE ANTICHE A FAVORE DI POCHI, DISCRIMINANDO TANTI !!

Roma -

Il 17 marzo 2014, si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione Centrale per discutere del FUA 2013 e dei criteri di misurazione della valutazione. L’Amministrazione ha invitato a fare proposte sulla novità dell’anno 2013: erogare 187.100 Euro (nuove risorse aggiuntive dal 2013) a soli nr. 16 dipendenti che hanno svolto attività per l’Autorità di gestione responsabile del programma nazionale per i servizi vari di cura all’infanzia ed agli anziani non autosufficienti. In altri termini:

8.000 EURO LORDI A TESTA PER SOLO 16 (SEDICI) DIPENDENTI !!

UNA PROPOSTA VERGOGNOSA NEI CONFRONTI DI CHI E’ PREMIATO CON MENO DI 400 EURO !!

Una proposta inaccettabile che pare, così come è stato riferito prima dell’incontro, sia stata sorretta e accolta, dalla Cgil – Cisl e Uil (sic!). Immediata la disapprovazione dei rappresentanti nazionali USB Interno, obbligati a ribadire all’amministrazione il loro pieno dissenso. E’ ormai prassi diffusa da anni e contra – legem, far finta di non sapere che i dirigenti, in assenza di predeterminati obiettivi al personale (notifica), con modalità prive di coinvolgimento e confronto con il personale, dove si dice poco o niente sulla formazione e la crescita professionale -elementi indispensabili per favorire un benessere organizzativo-, eludono le norme del CCNL e del CCNI. Un sistema piuttosto opaco, con una classe dirigente che, discostandosi dai compiti istituzionali ad essi assegnati, alla fine del periodo di riferimento (2013), seguendo le indicazioni concordate a livello centrale: valutano il personale con l’uso/abuso di poteri molto discrezionali, decurtano assenze (anche malattia, Legge 104, sciopero, ecc.) e in modo arbitrario decidono di “non premiare” per danneggiamento grave (quale ??non è dato sapere!!) alcuni lavoratori. Un’attività, quindi, in assoluta difformità dai dettami di trasparenza e partecipazione ai quali dovrebbe conformarsi l’azione della Pubblica Amministrazione, ma che riconosce ai dirigenti, fieri del lavoro svolto e dei risultati raggiunti, un’indennità di risultato con cifre che si aggirano da 5000 Euro fino a 14000 euro. Una differenza assurda con chi non arriva a 400 euro! E’ stata presentata al tavolo dalla USB una risposta della Funzione Pubblica, nella quale, in modo inequivocabile, si riferisce che il legislatore dal 1 luglio 2009, ha abrogato alcune “rigidità” del sistema di valutazione, eliminando il collegamento tra l’erogazione del salario accessorio e il criterio assenza/presenza. Un discrimine negativo quello della presenza/assenza che non trova alcuna giustificazione! L’assenza di chi si assume l’onere di cure parentali, o di chi esercita il proprio diritto di sciopero o di chi si assenta realmente per malattia, già mortificato anche economicamente da norme miopi e discriminatorie rispetto ai dirigenti e alla loro retribuzione di risultato che non è soggetta a decurtazione. La USB, pertanto, ha chiesto l’annullamento della dichiarazione congiunta sottoscritta il 26 ottobre 2009. Un atto normativo quello della dichiarazione congiunta, metodologicamente ostativo rispetto ai principi del sistema di valutazione inteso come processo di feedback costante e valorizzazione delle risorse umane per una sempre maggiore partecipazione dei singoli. Da più parti, infatti, sembra che la più comune causa di prestazioni insoddisfacenti da parte del personale-collaboratori, non sia legata alle scarse competenze o alla scarsa volontà degli stessi, bensì alla poca chiarezza sugli obiettivi e sulle aspettative che i Superiori trasferiscono. Da questa profonda distonia comunicativa, sicuramente nascono le innumerevoli incomprensioni relazionali che affliggono la quotidianità del lavoro.