Bologna. Vaccino si, vaccino no, vaccino?... buh?

Roma -

Mentre le provincie di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini stavano per diventare zona rossa, i colleghi contrattualizzati con l'amministrazione civile dell'Interno continuavano ad essere ignorati, esattamente come la mai pervenuta circolare a firma del Capo Gabinetto del Ministro, Prefetto Frattasi.

La circolare Prot. Uscita N.0009785 del 11/02/2021 stabilisce che la Prefettura del capoluogo debba raccordare la raccolta dei dati anagrafici del personale cd "civile" in servizio presso tutti gli uffici periferici del ministero in tutta la regione Emilia Romagna, distinguendo gli aderenti al piano vaccinale dai non aderenti.

Accadeva così che mentre il personale della Polizia di Stato accedeva al vaccino, i nostri colleghi cd. civili, anche quelli che condividono gli uffici con i poliziotti, rimanevano in perenne e vana adattesa di essere chiamati se non fosse intervenuto il territoriale USB girando alla Prefettura di Bologna la circolare del capo di Gabinetto del Ministro.


Poche ore dopo l'invio, la Prefettura ha chiesto l'adesione al vaccino ai colleghi cd. civili in servizio presso tutti gli uffici periferici nell'intera regione Emilia Romagna.

Di seguito e in allegato la nota del nostro territoriale.

"Cari colleghi, come avrete certamente letto, finalmente l’ufficio personale della Prefettura di Bologna ha chiesto a tutto il personale l’adesione al piano vaccinale disposto dal Ministero nello scorso mese di Febbraio.

La sospirata iniziativa da la possibilità anche ai colleghi della Questura di poter finalmente accedere al vaccino. Infatti il personale della Questura non era stato inserito nello stesso elenco del personale di P.S. col quale condivide le attività e i luoghi di lavoro ma era in ordine di attesa insieme ai colleghi della Prefettura.

Perciò anche loro aspettavano che la Prefettura facesse quello che la circolare 9785 - Piano nazionale di vaccinazione. Programma prioritario per le Forze Armate e le Forze di Polizia - dell’11 Febbraio scorso chiedeva al Prefetto di fare: acquisire informazioni e dati necessari e interloquire con gli enti territoriali per attivare il piano.

Purtroppo incredibilmente ci è toccato vedere che mentre tutte le altre Prefetture si attivavano per tempo, facendo vaccinare il proprio personale, la Prefettura di Bologna ancora in data 2 Marzo, alle richiesta di aggiornamenti del sottoscritto, faceva rispondere all’Ufficio del Personale che non c’erano ancora disposizioni da comunicare ai colleghi.

Mettendo in fila gli interventi fatti dal sottoscritto (in allegato) pare proprio che la situazione si sia sbloccata solo in seguito all’invio in data 4 Marzo scorso, sempre da parte del sottoscritto, a Capo di Gabinetto e Vicario, della circolare del Prefetto Frattasi, Capo di Gabinetto del Ministro, Prot. Uscita n.0009785 dell’11.02.2021 che pare non fosse conosciuta.

E’ inevitabile registrare come tutto il passaggio sia stato gestito da parte dell’amministrazione come se questo incredibile ritardo fosse una cosa normale e spero molto che a tutto questo seguirà almeno qualche spiegazione.

Un saluto a tutti

Fabio Chiaro
RSA - USB Prefettura di Bologna