INCONTRO CON IL MINISTRO

RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELL’INTERNO

Roma -

Intorno alle ore 18.45 circa, si è tenuto l’incontro con il Ministro dell’Interno Alfano, in compagnia del Sottosegretario di Stato On.le Bocci, del Capo di Gabinetto Prefetto Lamorgese e del Direttore Centrale Prefetto Lega, e del Capo della Polizia Prefetto Pansa, per informare tutte le OO.SS. in merito alla questione “spending review”, e i nuovi assetti concernenti la riorganizzazione dello Stato e delle Prefetture sul territorio, oltre che il riordinamento degli uffici di PS, con l’eventualità di un progetto di “servizi di prossimità”, che pur contando in una riduzione di costi, non penalizzino i servizi ai cittadini.

Il Ministro ha sottolineato il particolarissimo momento che il Paese sta attraversando, e la Sua ferrea volontà in difesa dell’impianto delle Prefetture e della centralità che le stesse rivestono sul territorio e dei servizi offerti ai cittadini. Nello stesso momento, comunque, ha manifestato una certa preoccupazione per le continue e diverse contrapposizioni provenienti da più parti, dirette all’impianto attuale delle Prefetture. Il Ministro, continuando, ha riferito che il nuovo modello che si intende adottare, partendo dalle abolizioni delle Province, ha per oggetto la nuova definizione del perimetro dello Stato e la “riduzione” dello stesso, dove anche le Prefetture sembrano destinate ad adeguarsi. Prima degli interventi di tutte le OO.SS. presenti, il Ministro, ha concluso affermando che il momento difficile richiede una sensibilità e una condivisione da parte di tutti, invitando le organizzazioni sindacali a presentare anche idonee proposte.

 

La USB Interno, durante il suo intervento, si è dichiarata preoccupata rispetto alle decisioni che il Governo Renzi intenderà adottare, tenuto conto che gli scenari rappresentati dal Ministro orientati verso un ulteriore restringimento del perimetro pubblico, stanno a significare concretamente solo tagli e peggioramento dei servizi, con esuberi nel pubblico impiego, che il commissario Cottarelli pare abbia già individuato nell’ordine di 85.000 nei tre anni presi in esame. La USB Interno, inoltre, ha ribadito al Ministro l’immediata apertura dei contratti bloccati da 5 anni, la stabilizzazione di tutto il personale precario (interinali e personale ex Ages e Sspal), e soprattutto la piena contrarietà all’uso di una mobilità obbligata, che la riorganizzazione dello Stato in questione, suo malgrado andrebbe a determinare. Inoltre, è stato riferito al Ministro che è ormai inammissibile il divario salariale tra il personale dirigente e il resto dei dipendenti dell’amministrazione civile dell’interno. Una disparità di trattamento che non soddisfa la USB Interno, neppure quando si annuncia di dare più soldi in busta paga ai dipendenti, dicendo di voler stimolare i loro consumi, mentre al tempo stesso buona parte del personale “non riqualificato” e non presente in organico, quelli di prima area per fare qualche esempio, rischia una mobilità obbligata i cui costi aggiuntivi per spostamenti (spese di trasporto, fitti ecc.) produrranno effetti devastanti sulla propria qualità della vita e il loro benessere organizzativo.

La proposta della USB Interno, pertanto, ha come oggetto la rideterminazione degli organici sui territori, e l’opportunità d’intervento per l’applicazione dell’articolo 36 della Legge 121/81 e la necessità della distinzione tra le funzioni amministrative del personale civile in servizio negli uffici PS e quelle della polizia di stato, ormai divenuta improrogabile. In questo momento storico, infatti, è stata messa in luce dalla USB Interno l’impennata dei furti e delle rapine, con l’accresciuta domanda di sicurezza dovuta sia all’aumento dei reati che pare siano arrivati a 2,8 milioni, un dato vicino al picco di 2,9 milioni toccato dopo l’indulto del 2006, a cui fa seguito un aumento anche dell’attività amministrativa negli uffici PS, che grava sul personale civile addetto.

L’ulteriore proposta della USB, quindi, è stata mirata ai risparmi rinvenienti dagli sprechi della P.A., rappresentando al Ministro l’urgenza d’intervento e l’economicità derivante sulla riduzione delle consulenze ed auto blu, sugli stipendi ai dirigenti, sui trasferimenti inefficienti alle imprese (stato) e alle imprese (regioni) che su base annua (2014) sfiorano i due miliardi di euro, e le cui risorse raccolte possono tornare utili per accrescere il Fondo Unico di Amministrazione, destinato al miglioramento dei servizi, alla formazione e al riconoscimento economico di tutto il personale civile.

In attesa del successivo incontro che il Ministro intende riconvocare nell’arco di qualche settimana, la USB Interno è disponibile per ogni apprezzabile intervento e proposte che i lavoratori desiderano sostenere.