Prelievo forzoso del 2,5 per cento

Un danno a carico delle lavoratrici e dei lavoratori assunti dopo il 31/12/2000.

Roma -

Riportiamo il comunicato del P.I.-USB riguardante la sentenza della Corte Costituzionale n. 223/2012.

La pronuncia della Corte ha "costretto" il governo a rilegiferare sulla materia, con un decreto che ha ristabilito il regime del TFS per i lavoratori "meno giovani".

In pratica, è stata ristabilita la normativa ante decreto legge n. 78/2010 e perciò questi lavoratori, assunti prima del 31/12/2000 continueranno a versare il 2,5 per cento della propria retribuzione "in cambio" di un regime di calcolo della liquidazione (TFS) più vantaggioso. D'altro canto, questi lavoratori non hanno più diritto ad alcun rimborso.

Il coordinamento di Pubblico Impiego ha invece ritenuto opportuno proseguire la vertenza rivolgendosi a chi è stato assunto dopo il 31/12/2000 perché queste persone pagano gli effetti di un paradosso giuridico: da una parte essi aderiscono obbligatoriamente al regime di calcolo della propria liquidazione basato sul TFR che non prevede versamenti a carico dei lavoratori; dall'altra parte, essi continuano a subire la trattenuta del 2,5 per cento sulla propria retribuzione. Ciò è possibile per effetto di un accordo sindacale del 1999 e di un successivo DPCM che ne ha tramutato in legge i contenuti.

La campagna proseguirà per ora invitando le colleghe e i colleghi neo assunti (lo ripetiamo, la data di assunzione deve essere posteriore al 31/12/2000) a presentare alla propria amministrazione l'allegato modulo-diffida per chiedere la sospensione della ritenuta e il rimborso delle quote indebitamente versate.

Queste richieste sono rafforzate proprio dai principi espressi dalla sentenza della Corte Costituzionale sopra citata.

Inoltre, stiamo consultandoci con i nostri legali per capire se a questa vertenza può essere dato anche uno sbocco di tipo legale.

Tutta la materia si inquadra perfettamente nella più generale campagna per dire NO alla previdenza complementare che, come sapete, ruota intorno alla raccolta delle firme contro i fondi pensione (Espero, Perseo, Sirio, ecc.).

Questa campagna è rivolta a tutte e a tutti, siano essi in regime di TFS o di TFR, ma proprio chi è in regime di TFR si trova più esposto al rischio di vedere risucchiata la propria liquidazione nell'infernale meccanismo della previdenza integrativa ed è ragionevole supporre che riceverà particolari pressioni per aderire irreversibilmente alla previdenza integrativa.

 

Ricordiamo che sul sito www.pubblicoimpiego.usb.it è attiva una sezione

dedicata alla campagna contro i fondi pensione, ricca di materiale informativo.

 

Qui sotto alleghiamo:

 

- il modulo-diffida contro la trattenuta del 2,5 per cento aggiornato e

adattato per i neo assunti;

- un documento che mette a confronto l'accordo sindacale e il DPCM del 1999 che

imposero illegittimamente questa trattenuta a carico degli assunti dopo il

31/12/2000;

- il recente comunicato di USB Pubblico Impiego sulla materia.